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"Lo specchio delle fate"

Lo specchio delle fate  - Jenna Black

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Tutti noi siamo abituati a pensare ad Avalon come all’isola leggendaria legata al mito di Re Artù. La varia letteratura fantastica si è da sempre sbizzarrita nel narrare di questa isola... basti pensare al “Ciclo di Avalon”, scritto da Marion Zimmer Bradley.

Adesso è giunto il turno di Jenna Black, che spoglia Avalon della sua veste di nebbia e leggenda, per proiettarla nel mondo reale e attuale.

Ne “Lo specchio delle fate”, infatti, Avalon è una città dove esseri fatati e umani convivono quasi pacificamente… l’unico luogo dove la magia incontra la tecnologia del mondo moderno. In questa Avalon ci sono perfino delle grandi catene multinazionali, come Starbucks!

Si può quindi considerare una città moderna a tutti gli effetti e, anche se questo le fa perdere un po’ di quell’aura incantata tipica della leggenda, l’ho trovato abbastanza originale!

Dana, la protagonista, mi è piaciuta, è convincente. E' una ragazza di sedici anni con annessi e connessi, con le sue fragilità e insicurezze, ma è anche caparbia e coraggiosa... maturata troppo in fretta a causa dell'alcolismo della madre. E' un po' troppo incline a prendersi una cotta al primo sguardo languido, ma anche questo fa parte della sua giovane età.

Sono curiosa di veder maturare Dana nei prossimi libri (dato che questo è il primo capitolo di una trilogia) e di scoprire quanto possano essere potenti i suoi poteri.

In questo primo romanzo lei è ancora un tenero bruco chiuso nel suo bozzolo, ma una forza magica potentissima si agita dentro di lei, qualcosa di cui non è ancora consapevole.

Come in ogni romanzo di genere Young Adults, anche qui c'è l'implicazione amorosa da parte della protagonista, però per fortuna non è il punto focale della storia.

Il padre di Dana mi ha incuriosita particolarmente: un uomo molto sicuro di sé, decisamente presuntuoso, ma con la figlia è totalmente disponibile, le vuole bene e il suo scopo è quello ti proteggerla, almeno apparentemente. Sembra sincero e onesto nei suoi confronti, ma fino a che punto? E' un personaggio ambiguo e sicuramente anche lui ha uno scopo da raggiungere, come tutti gli altri personaggi.

Il libro è scritto con mano sicura, ma con quello spirito fresco e molto spontaneo tipico degli anni dell’adolescenza; questo l'ho trovato appropriato dato che la storia è narrata in prima persona da Dana.
Il ritmo è incalzante...un romanzo che si legge molto velocemente, proprio perché la scrittura è sciolta e la storia appassionante.

Quando alla fine ho chiuso il libro avrei voluto avere già il secondo a portata di mano, per scoprire come continua la storia! Anche perché il finale non è aperto...è apertissimo, spalancato!

Sono pienamente d'accordo con coloro che hanno notato che non mancano i soliti cliché, tipici di questo genere di libri: la ragazzina con un problema esistenziale alle spalle, il ragazzo "bello e dannato" (anzi, qui ce ne sono due), i dissidi con i genitori, un misterioso destino che la ragazza dovrà affrontare.

E' anche vero però che è un libro facente parte del genere Young Adults, e per questa ragione gli ingredienti base ci sono tutti... un po’ come in un thriller ci aspettiamo di trovare la vittima, l'investigatore e il killer.

"Lo specchio delle fate" non si distingue per originalità, però l'ho trovato avvincente. Un libro adatto da intervallare a letture più impegnative.
Consigliato? Ma si dai! Soprattutto ad un pubblico giovane.