Una bella casa pulita, due genitori affettuosi e responsabili, giocattoli, bei vestiti, la scuola, le amichette… la maggior parte delle bambine hanno tutto questo, ma non Demi. Lei è una ragazzina sola, condannata ad una vita di stenti dai suoi genitori, due alcolisti e delinquenti della peggior specie. Demi conosce molto bene cos’èla fame, costretta ad arrabattarsi come può, i suoi vestiti sono sempre sporchi ed ogni giorno è costretta ad assistere a liti violente condite dall’alcol fra suo padre e sua madre. Ma il peggio del peggio per questa bambina deve ancora arrivare: una notte, che segnerà l’inizio di molte altre terribili notti, il padre di Demi si insinua nel suo letto e abusa sessualmente della figlia. Demi, troppo shoccata e terrorizzata da quel sudicio essere, inizia a vivere soffocata dalla paura, lacerata per sempre nel corpo e nell'anima… più che una fiaba, un incubo senza via d’uscita.
Dall’altra parte del tempo e dello spazio invece c’è Kate, un’anziana brava donna che vive lontano dalla città, vicino ad un bosco, e si occupa di tutto ciò che le è rimasto al mondo: il nipotino Greg, un bambino di sette anni rimasto orfano e con un’importante deficit mentale dovuto al trauma infantile. Il piccolo Greg non è un bambino come gli altri e non può mai essere lasciato solo; per questo, quando la nonna Kate deve allontanarsi per delle commissioni, è Maggie, giovane ragazza universitaria, a prendersi cura del bambino.
Non sembra per nulla l’inizio di una favola vero? Infatti, nonostante il titolo ispirato alla celebre fiaba di Perrault, Nicole Dark non ci mostra alcuna immagine fiabesca e nemmeno un lieto fine, ma ci restituisce una versione molto più oscura e angosciante di quella bambina bramata dal lupo cattivo.
Nero e rosso... perfetti i colori della copertina per interpretare questo thriller!
“Ciao, Cappuccetto Rosso!” è una storia graffiante, amara, dolorosa… una storia di violenza, che alimenta a sua volta altra violenza. Il seme del male infatti è forte, così forte da riuscire a piantare radici fino a far sanguinare, fino a trasformare la preda… in predatore.
Inizialmente l’autrice confonde volutamente il lettore, narrando e mescolando gli eventi in modo quasi incoerente, ma pagina dopo pagina, ogni ritaglio della storia trova il suo incastro perfetto e tutto acquista un senso.
Nicole Dark, con uno stile diretto, incisivo e agile, arriva dritta ai punti che le interessano, descrivendo i fatti con pochissimi giri di parole e creando un ritmo serrato e sempre più incalzante, volto ad un finale a pieno ritmo. Nessun lieto fine e nessuna morale, solo uno sconcertante e insospettabile epilogo… forse l’unico possibile, in linea perfetta con lo stile dark del romanzo.
Un libro difficile da digerire, che tratta un tema che non vorremmo poter immaginare ma che purtroppo esiste, una drammatica perversione che a volte infetta qualcuno che non è possibile definire umano, non si può nemmeno definirlo animale… esiste solo una parola giusta: mostro.I mostri possono essere creature della fantasia, ma in questo caso l’autrice usa la storia di Cappuccetto Rosso come allegoria, portando il mostro nella vita reale e rivelandone diverse sfaccettature. Dimostrandoci come il male possa generare altro male.
Da vittima a carnefice… da bambina innocente, a lupo cattivo.
Una storia forte, carica di suspense, scritta bene e capace di mantenere sempre viva l'attenzione.
Questo è un libro che cattura l'oscurità nell'anima delle persone e che riuscirà a stupire qualsiasi lettore.
E se pensate di aver già capito come va a finire, ricordatevi che... non è come sembra!