Amelia sa che dovrebbe stargli lontana, per lei quella è una situazione pericolosa, come trovarsi sopra un vecchio ponte di legno marcio e pericolante. Ma gli eventi la travolgono e Devlin esercita su di lei un’attrazione disarmante, quasi innaturale, che la costringe a cedere, abbattendo tutte quelle barriere accuratamente innalzate negli anni.
Antichi cimiteri ricoperti da muffa e ricordi, terribili omicidi con tanto di torture, tunnel e passaggi segreti nascosti nelle tombe silenti, una remota confraternita forse ancora attiva e dedita a riti demoniaci, porte che nessuno avrebbe mai dovuto aprire… “The Restorer” è tutto questo e anche di più!
Devo ammettere che Amelia è una figura intrigante, una ragazza solitaria ed estremamente controllata, che a causa dei fantasmi ha imparato ad isolarsi dagli esseri umani. Anche se cerca di concedersi qualche piccolo momento di normalità, la barriera tra lei e il resto del mondo è consolidata giorno dopo giorno.
Quello che più mi ha colpita di lei è la sua personalità un tantino contraddittoria: grazie al suo “dono” dovrebbe cercare il più possibile di stare alla larga dai morti, eppure cosa fa? Restaura cimiteri! E qual è l’uomo che riesce a rubarle il cuore? Uno posseduto dai fantasmi!
Tutto questo è andarsela a cercare non trovate? E Amelia un po’ se la va a cercare, ma io l’ho stimata per questo… più volte nelle sue condizioni io me la sarei data a gambe, lei invece no.
Ho riflettuto su questo: se solo Amelia avesse fatto spallucce più spesso, avrebbe avuto una vita molto più facile, ma è proprio grazie alla sua ambiguità che prende vita questa storia. Di conseguenza “La Signora dei Cimiteri” è un titolo più che meritato.
Poi c’è Devlin… bé, devo dirlo, è un po’ stereotipato il nostro poliziotto. Bello da togliere il fiato, tormentato, consumato dai suoi fantasmi, impregnato di mistero… insomma eccolo qui: il bello e dannato!
C’è una sola cosa che non ho proprio sopportato in questo libro: Amelia che ogni quattro/cinque paragrafi ci tiene a sottolineare che quando vede Devlin si squaglia, non ce la può fare, non resiste, i suoi occhi sono troppo magnetici. L’oscuro richiamo esercitato dall’inconsapevole Devlin e i suoi seducenti occhi, che senza pietà riducono Amelia ad un colabrodo in una pagina si e una no, alla lunga mi stavano veramente stancando! Fortunatamente verso la fine tutti questi libidinosi turbamenti ci danno tregua, lasciando spazio ad una serie di capitoli incalzanti e pieni di azione e tensione.
Ciò che più mi è piaciuto di questo paranormal-thriller è stata l’inquietante e perfetta atmosfera spettrale che la Stevens ha saputo dare al romanzo, a tratti agghiacciante. In alcuni istanti è davvero riuscita a farmi sentire la fredda e umettata presenza degli spiriti.
Primo capitolo di una trilogia, “The Restorer” ci lascia l’acquolina in bocca, facendo presagire il ruolo chiave del padre di Amelia, introverso e pensieroso custode di alcune verità che ancora non sono state svelate.
I segreti e i misteri non sono ancora finiti, anzi… i loro frutti hanno appena iniziato a produrre spaventose conseguenze.